Funnel marketing

Creare e ottimizzare il proprio funnel di marketing

Autore: Andrea Pacchiarotti
Ultimo aggiornamento: 06 Maggio 2023
Categoria: Web Marketing Funnel marketing

Funnel marketing
Funnel marketing

Sommario Funnel marketing

Il funnel marketing, anche noto come "modello a imbuto", è una strategia di marketing che mira a guidare i potenziali clienti attraverso un percorso che li porta a diventare clienti effettivi. Il funnel marketing prevede la suddivisione del percorso di acquisto in diverse fasi, che vanno dalla consapevolezza del prodotto o servizio offerto, alla considerazione, all'acquisto effettivo. L'obiettivo è quello di catturare l'attenzione dei potenziali clienti nelle prime fasi e guidarli gradualmente verso la conversione, attraverso l'utilizzo di tecniche di marketing mirate a ogni fase specifica dell'imbuto. E allora vediamo come creare e ottimizzare il proprio funnel di marketing.

Cos’è un Funnel marketing?

Il funnel è, dunque, uno strumento di marketing che descrive il percorso che porta un semplice contatto (lead) a diventare cliente, specificando le fasi in cui un consumatore conosce un prodotto e lo acquista.
Per creare un funnel di marketing ci si può (deve) aiutare con software come ActiveCampaign, Buildrall, ClickFunnels, Funnel Semplice (tutto in italiano) o altri.
Il circuito può essere racchiuso in tre passaggi chiave: top funnel TOFU, middle funnel MOFU e bottom funnel BOFU oltre alla fidelizzazione finale.

Funnel di marketing
Funnel marketing

Con gli strumenti digitali odierni il tempo del porta a porta per trovare clienti è infatti terminata: ora i clienti s’incontrano in Rete e una strategia per acquisirli, è farli transitare attraverso un imbuto, il funnel marketing.
Questo non trasforma tout court i lead in clienti, ma può automatizzare la conversione.
Schematizziamo il processo in 5 passi:

  1. Generare traffico: costruire una landing page per attrarre pubblico potenzialmente interessato al prodotto o servizio che vendi
  2. Generare contatti: la landing page deve offrire al lead qualcosa di interessante (lead magnet) che lo porti a lasciarti il suo contatto
  3. Generare prospect: ottenuto il contatto dell’utente e la sua attenzione, devi proporgli contenuti che lo portino ad acquistare
  4. Generare clienti: con l’acquisto il funnel di marketing vero e proprio è terminato
  5. Fidelizzare il cliente

Nel funnel di marketing la parte di acquisizione contatti, viene attuata con una pubblicità (Google Ads o Social Ads se fatta online) che fa atterrare su una pagina il cui scopo è di portare ad acquistare direttamente il prodotto (landing page) oppure offrire qualcosa di gratuito (coupon, ebook, esperienza offline, evento gratuito, guida, video, a seconda del target di riferimento: questi rappresentano quello che viene chiamato lead magnet ovvero un regalo proposto dall’azienda per avere il contatto del potenziale cliente; si parla in tal caso di squeeze page) in cambio del contatto inviato tramite form (e-mail o numero di telefono).
La sotanziale differenza tra landing page e squeeze page sta nel fatto che la prima è una pagina di atterraggio generica che può avere più obiettivi di conversione, mentre la seconda è maggiormente specifica perché in genere ha il solo obiettivo di generare contatti.
Avuto il contatto, la parte più facile del funnel è terminata.
Comincia ora la parte più difficile ovvero di pareggiare almeno la spesa fatta in pubblicità e instradare il cliente verso i passi successivi. Si può partire con il tripware

Cos’è il tripwire?

Il tripwire è un prodotto o servizio a basso costo, supponiamo 10 euro (che permetterebbe di recuperare - tutta, in parte o in eccesso - la spesa unitaria della pubblicità, quindi il costo del clic), mostrato nella pagina di ringraziamento in risposta al form compilato.
Poniamo che voglia pubblicizzare una consulenza gratuita per qualche tipo di prodotto o servizio, creerò una landing page dove persuado l’utente a richiedere una consulenza.
Supponiamo che la pubblicità di Facebook che ha condotto alla landing mi sia costata 1 euro a visitatore e abbia 100 visitatori. La pagina converte un visitatore su dieci (il 10%), quindi 1 contatto nella mia mailing list mi costa 10 euro. Avrei già recuperato la spesa pubblicitaria.
Se poi volessi, nella thank you page potrei inserire subito un’offerta, come uno sconto sul prodotto o servizio che, anziché venire 199 euro, costa 149 euro per gli utenti che acquistano, seduta stante, da quella pagina. Creo un testo e un video efficaci per chiarire l’offerta e inserisco un pulsante di pagamento.
Poniamo che 1 visitatore su 10 compri il servizio o prodotto, le statistiche saranno quindi:

In pratica mi sono ripagato la pubblicità e ho guadagnato 49 euro. Moltiplicando questa cifra per il numero di acquisti ottengo il guadagno totale.
È ovvio che si avranno costi d’erogazione, per cui i 49 euro non saranno di totale profitto.
Volendo puoi fare un esempio di calcolo del ROI.
Acquisito un contatto lo si potrà interpellare fino a quando sarà presente nella mailing list, grazie alla propria piattaforma di e-mail marketing, come ActiveCampaign o altre. Tramite questo software sarà possibile creare delle automazioni che contattano l’interessato ogni determinato periodo di tempo oppure a seconda delle sue azioni, ad esempio clic sul sito o sui link nelle mail, ecc.
Quando verrà contattato gli si offriranno contenuti istruttivi (video, mail) per eliminare la diffidenza e allo stesso tempo proporgli l’acquisto di un prodotto o servizio.
È il momento della core offer ovvero l’offerta di base, quella che tenterai di vendere al pubblico che hai nella mailing list o nei contatti di Facebook.
Le pagine di vendita del sito avranno un carrello dove ricevere pagamenti con carta di credito.
Con i page builder Clickfunnel o Funnel Semplice puoi ad esempio integrare anche altre forme di pagamento come PayPal.
Il processo successivo alla vendita è l’upsell (o vendita successiva) ed eventualmente il downsell.

Cosa sono l'upsell e il downsell

Chi non acquista l’upsell, può essere invogliato con uno sconto immediato su un altro acquisto o con una prova gratuita di un nuovo prodotto, nel processo denominato downsell.
Dopo l’upsell è necessario il followup per fidelizzare il cliente

Cos'è il followup

Il followup concerne i processi, possibilmente automatizzati, per mantenere fedele il cliente, tentando di effettuare ulteriori vendite.
Il processo principe è l’e-mail marketing tramite cui inviare automaticamente e-mail precompilate.
È utile profilare gli utenti per capire quanti di loro sono:


Conclusione

Accogli bene i tuoi utenti, analizza i risultati e resta aperto a sperimentare. Il mondo del marketing funnel è bello, ma anche complesso, perché raccoglie tante informazioni da dover unire. In ogni caso se il tuo sito ha zero visite o molte visite mensili ma basse percentuali di conversione, che non ripagano neanche l’investimento per il mantenimento del sito stesso, la risposta per migliorare le cose sta nel creare un sistema di funnel marketing capace di:

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