Redirect 301: come usarlo

Migliora la SEO con i reindirizzamenti 301

Autore: Andrea Pacchiarotti
Ultimo aggiornamento: 13 Aprile 2023
Categoria: Web Marketing SEO Redirect 301

Redirect 301
Redirect 301: come usarlo

Il redirect 301 è un reindirizzamento di Uniform Resource Locator (URL redirection o URL forwarding) e sta  indicare che una pagina che era raggiungibile a una determinata URL ora si trova su un'altra URL, in modo permanente.
I redirect 301 sono molto utili nell’ottimizzazione per i motori di ricerca, la cosiddetta SEO (Search Engine Optimization): cioè quell'insieme di procedure per posizionare le pagine dei siti web più in alto possibile nella SERP organica, cioè nei risultati non a pagamento dei motori di ricerca come quello di Google. La SERP (Search Engine Results Pages) è infatti la pagina dei risultati di un search engine.
Ti sarà sicuramente capitato di navigare in Rete e atterrare su una pagina Error 404 sebbene in ottica SEO, ogni pagina che non esiste più (per esempio perché è stata cancellata, rinominata o trasferita su un altro dominio), andrebbe reindirizzata su una esistente che sia in target.
Lavorando sull'ottimizzazione on-site di un sito web (ma ricorda che esiste anche l’ottimizzazione off-site: SEO on-page e SEO off-page: come farsi trovare sui motori di ricerca) si scopre che il 404 Error page not found è solo uno dei tipi di redirect sulle decine che esistono.
Una corretta gestione dei redirect è spesso fondamentale per non perdere posizioni in SERP, cioè per mantenere ranking e aiutare i motori di ricerca a capire le modifiche effettuate. Ogni redirect ha un codice di stato che comincia con il numero tre (ovvero 3xx), vediamo come usarlo.

Sommario Redirect 301: come usarlo
  1. Reindirizzamenti 3xx e SEO
  2. Cos'è un redirect 301
  3. Quando usare i redirect 301
  4. Come eseguire un redirect 301
  5. Rimuovere un redirect 301
  6. Plugin WordPress per creare redirect
  7. Conclusioni

Reindirizzamenti 3xx e SEO

Redirect 301: reindirizzamento permanente
Il redirect 301 è molto conosciuto in ambito SEO e quindi, se non sai bene come funziona, fai molta attenzione a quello che stai leggendo.
Il reindirizzamento 301 indica che una risorsa, tipicamente una pagina web, ma anche un'immagine o un video, è stata spostata in un'altra posizione e d’ora in poi dovrà essere raggiunta attraverso un nuovo URL. Così nel momento in cui un motore di ricerca visualizza un redirect 301, trasferisce il posizionamento della vecchia pagina alla nuova.

Redirect 307: reindirizzamento temporaneo
Non esiste solo il reindirizzamento permanente infatti un redirect 307 sta a indicare che una risorsa è stata temporaneamente spostata e in futuro dovrà quindi essere usata l'URL della risorsa originale per poterla raggiungere.
A livello SEO questo vuol dire che il client deve seguire un redirect, ma i motori di ricerca non devono aggiornare i loro collegamenti in SERP alla nuova pagina temporanea. Il reindirizzamento 307 consente così che il PageRank, ovvero l’algoritmo di Google per classificare le pagine web nei risultati del motore di ricerca, non venga trasferito dalla vecchia risorsa a quella nuova, diversamente da un redirect 301.

Redirect 302: trovato
Questo reindirizzamento vuol dire che la risorsa è stata trovata su un altro URL ma è stata temporaneamente spostata. I reindirizzamenti 302 e 307 spesso sono trattati allo stesso modo e infatti possono entrambi essere usati se il contenuto è stato temporaneamente spostato. La principale differenza tra di essi è che il metodo HTTP (HyperText Transfert Protocol) resta invariato se si usa un redirect 307. 302 è il reindirizzamento temporaneo generato dal server mentre 307 è il reindirizzamento eseguito automaticamente dal browser.

Cos'è un redirect 301

Se ti perdi come puoi fare per arrivare a destinazione? Potresti ad esempio chiedere informazioni a un passante per ottenere le corrette informazioni necessarie a raggiungere la tua meta. Una volta a destinazione ti reputerai fortunato per aver incontrato qualcuno che con le sue indicazioni ti ha instradato sul giusto percorso: quel qualcuno è il redirect 301.
Un reindirizzamento 301 è dunque capace, una volta catturata la richiesta per una pagina spostata in un nuovo URL, di raggiungere la nuova posizione.
In questo senso Google nel suo articolo Modifica degli URL delle pagine con reindirizzamenti 301  scrive che: “Se devi modificare l'URL di una pagina come viene visualizzato nei risultati del motore di ricerca, consigliamo di utilizzare un reindirizzamento 301 lato server. Questo è il modo migliore per assicurarsi che utenti e motori di ricerca siano indirizzati alla pagina corretta. Il codice di stato 301 indica che una pagina è stata spostata definitivamente in una nuova posizione.”.
Il redirect 301 invia un messaggio ai bot dei motori di ricerca (Googlebot è il robot di Google ovvero lo spider web che effettua due tipi di scansione del web, una più o meno mensile chiamata Deep-crawl e un’altra quasi giornaliera detta Fresh-crawl), che interpretano il codice 301 come redirect permanente.
Allo stesso tempo i bot associano la Page authority che quella pagina reindirizzata aveva e la passano al nuovo URL. Esistono molte metriche che misurano la Page authority:  ad esempio Moz, attraverso un punteggio da 1 a 100, determina le probabilità che una pagina singola si posizioni bene nei motori di ricerca. Maggiore è la PA, maggiori sono le possibilità per quella pagina di posizionarsi bene (per aumentare la tua PA è utile pubblicare guest post su siti di qualità).
Il codice 301 richiede altresì ai motori di deindicizzare il vecchio URL, in modo tale che nei loro indici rimanga solo la nuova pagina.
Un redirect 301, oltre ad aiutare la SEO, avvantaggia anche la user experience, cioè l’esperienza dei navigatori consentendogli di raggiungere i contenuti che stanno cercando sul sito, invece di atterrare su una pagina error 404.

Quando usare i redirect 301

Ormai avrai compreso che il reindirizzamento 301 serve quando varia un URL perché il contenuto viene spostato o eliminato oppure per altre necessità che hanno però sempre causato una modifica URL.
Basta un solo carattere differente o un percorso diverso per rendere un indirizzo diverso dal precedente.
Il redirect 301 è importantissimo in quanto gli URL concentrano tutto il valore (autorità) che i motori di ricerca associano a una pagina di un sito web. Non mi pare sia il caso di perderlo, perché non si è fatto un corretto redirect 301, quando quell’URL così virtuoso scompare. Se non rimedi dovrai ricominciare a raccogliere nuova autorità da zero.

Come eseguire un redirect 301

Tranquillo, non è assolutamente difficile. È una modifica SEO tra le più facili da mettere in atto. Procedi seguendo quest’ordine:

  1. Raccogli le informazioni relative agli URL, in questo caso puoi utilizzare diversi software quali, ad esempio:
    • Google Search Console (Due rapporti: Cerca traffico > Cerca Analytics > Pagine e traffico di ricerca > Link al tuo sito)
    • Bing Webmaster Tools (Due rapporti: Rapporti e dati > Traffico pagine e Rapporti e dati > Collegamenti in entrata)
    • Google Analytics, Majestic, Moz, Link Detox, Ahrefs, BrightEdge, Searchmetrics
  1. Trovate le pagine da reindirizzate può essere comodo creare un foglio di calcolo a due colonne con Microsoft Excel (o qualsiasi altro spreadsheet). Nella prima colonna (A) inserisci il vecchio URL, mentre nella seconda colonna (B) il nuovo URL e immetti in ogni riga un URL ciascuno per le due colonne, secondo uno schema simile al seguente:
    https://www.provavecchio.com (vecchio URL in colonna A)
    https://www.provanuovo.com (vecchio URL in colonna B)
    Può accadere che qualche server, al momento della creazione di un nuovo redirect, imposti autonomamente il redirect 302 temporaneo visto prima (i quali non trasferiscono autorità e non richiedono la deindicizzazione). Per tale motive bisogna che ti assicuri di specificare che necessiti di un redirect 301, poiché è permanente e offrono i vantaggi SEO che sono sconosciuti agli reindirizzamenti 302.

    Ecco alcuni esempi pronti all’uso:

    Pagine singole
    Redirect 301paginavecchiapaginanuova

    Intera sottodirectory in una nuova
    Redirect 301subdir/(.*)newdir/$1
    .* indica tutti i caratteri
    () indica di salvare il pattern indicato tra parentesi, come riferimento
    $1 è il riferimento (notare l’uso del $ come nei riferimenti di Excel)
    In pratica ogni carattere dopo /subdir/, viene riportato dopo /newdir/; per esempio
    subdir/altra/cosa reindirizza anewdir/altra/cosa

    Intero sito su nuovo dominio
    RewriteEngine On
    RewriteRule ^(.*) http://newdom.it/$1 [R=301,L]
    ^ indica che considera tutta la stringa ovvero l'intero URL
    R=301 imposta il redirect 301
    L indica che è l'ultima direttiva di Rewrite

Rimuovere un redirect 301

Una domanda che potresti porti è quando sia il momento di rimuovere un redirect 301. È importante saperlo perché un server impiega più tempo a raggiungere la destinazione finale quando deve reindirizzare una risorsa. Sono solo millisecondi, ma la velocità di caricamento di una pagina web è un importante fattore di ranking per Google e gli altri motori di ricerca.
Dunque il momento di rimuovere i redirect 301 è quando la vecchia pagina è stata deindicizzata. Controllare l'indicizzazione è molto banale, infatti è sufficiente impostare una query (ovvero eseguire una ricerca) sul search engine.
Questa procedura va bene se devi controllare poche pagine, ma nei siti di grandi dimensioni si potrebbe avere la necessità di maneggiare centinaia di redirect ed è impensabile testarli uno ad uno. In tal caso puoi aiutarti con il Rapporto Copertura dell'indice di Google.
In caso contrario una regola che puoi adottare è quella di attendere un semestre prima di eliminare i redirect 301.
Un’ulteriore possibilità sta nel creare una sitemap XML degli URL da reindirizzare e caricarla su Google Search Console e Bing Webmaster Tools. Un utile tool di creazione sitemap XML è presente su www.xml-sitemaps.com.
Sottoporre la sitemap a questi servizi obbliga infatti i robot dei motori di ricerca a eseguire la scansione.

Plugin WordPress per creare redirect

Per creare redirect in WordPress sono utili i seguenti plugin:

Quest’ultimo lo preferisco, è semplice ma efficace, permette di:

Conclusione

I redirect 301 sono molto utili lato SEO (basti ad esempio pensare al passaggio di authority, ma non solo) e anche per la user experience. Se li usi bene avrai grandi benefici in termini di traffico organico e, in ogni caso, capire e saper utilizzare i reindirizzamenti 301 è essenziale per rimediare a possibili errori. Approfondisci anche leggendo quanto è importante il file .htaccess.

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