Calcolare la cessione del quinto con Excel
Prestiti a dipendenti e pensionati
Autore: Andrea Pacchiarotti
Ultimo aggiornamento: 02 Maggio 2023
Categoria: Microsoft Office Excel Cessione del quinto
Prima di parlare specificatamente del calcolo della cessione del quinto con Excel, spiegherò la differenza tra prestito e finanziamento. Ma diamo, comunque, una preliminare e breve definizione della cessione del quinto. Essa è una forma di finanziamento che prevede la trattenuta dalla busta paga di un dipendente pubblico o privato di una quota non superiore al quinto dello stipendio o della pensione per rimborsare un prestito erogato da una banca o da un intermediario finanziario. Questo tipo di finanziamento è destinato principalmente a coloro che hanno difficoltà ad accedere ad altre forme di credito, come ad esempio i cattivi pagatori o coloro che non hanno garanzie da offrire. La cessione del quinto è regolata dalla legge italiana e prevede la possibilità di estinguere anticipatamente il debito.
Sommario Calcolare la cessione del quinto con Excel
- Finanziamento e prestito
- Prestiti finalizzati e prestiti non finalizzati
- Excel Cessione del quinto
- Calcolo della cessione del quinto con Excel
Finanziamento e prestito
Entrambe rappresentano tipologie di credito al consumo, hanno cioè la finalità di procurare liquidità al richiedente, tramite una banca oppure un istituto di credito, allo scopo di acquistare beni e servizi, ma anche per appagare bisogni di natura personale. Solitamente la parola finanziamento è adoperata come sinonimo di prestito, ma è possibile precisare meglio questi concetti affermando che se il finanziamento rappresenta una categoria, il prestito è una sua specie.
Concentrandosi sui prestiti, è possibile affermare che non tutti questi tipi di finanziamento per il credito al consumo sono identici. Infatti tale categoria racchiude, solo a titolo di esempio, i prestiti:
- personali
- finalizzati per l'acquisto di specifici beni o servizi
- non finalizzati e, tra questi, anche la cessione del quinto dello stipendio o della pensione (ovvero l’argomento di cui parleremo in questo articolo)
- per effettuare operazioni di trading online con i Bitcoin o altre valute
Prestiti finalizzati e prestiti non finalizzati
Dato che ne abbiamo incontrato il termine, facciamo un’ulteriore distinzione fra due tipologie di prestiti, quelli finalizzati e quelli non finalizzati. Fermo restando che ambedue possono essere concessi a persone maggiorenni non iscritte nelle liste dei cattivi pagatori e con un reddito in grado di sostenere la rata prevista, specifichiamo che il prestito:
finalizzato
- è acceso presso rivenditori di beni e servizi per dilazionare il costo di acquisto
- ha un importo che viene erogato non al cliente ma al negoziante
- ha un vincolo di esclusiva relativa all’uso del denaro erogato
- permette al negoziante, per via di un accordo con un istituto finanziario, di proporre ai propri compratori un finanziamento rateale ricevendo una commissione per l’opera di procacciamento della clientela
- indica nel contratto il bene acquistato a rate. La documentazione da allegare al contratto deve giustificare i motivi per cui si richiede quella somma
non finalizzato
- può essere richiesto a qualsiasi banca o finanziaria
- eroga il prestito direttamente al richiedente, con assegno o accredito sul conto corrente
- non vincola l’uso della somma ottenuta all'acquisto di uno specifico bene o servizio, ma il cliente può usarla come meglio crede
I prestiti non finalizzati offrono pro e contro, vediamo quali:
vantaggi
- la somma richiesta è depositata direttamente sul proprio conto corrente
- si può disporre del denaro ottenuto nel modo che si desidera
- superfluità di fornire garanzie che tutelino il prestito
- erogazione rapida dell’importo richiesto
svantaggi
- tassi di interesse mediamente più alti a causa dell’assenza di beni materiali che garantiscano il credito
- incertezza sull’approvazione in quanto la possibilità di concedere il prestito dipende dalla valutazione dell’affidabilità economica e del livello di indebitamento del richiedente
Excel Cessione del quinto
La cessione del quinto ricade proprio nella categoria dei prestiti non finalizzati
I prestiti con cessione del quinto dello stipendio o della pensione hanno tasso fisso e sono riservati ai dipendenti pubblici e privati che hanno un contratto a tempo indeterminato e ai pensionati. Tale tipo di finanziamento è chiamato cessione del quinto in quanto la rata mensile viene trattenuta dallo stipendio mensile o dalla pensione, fino a un quinto, cioè al 20%, al netto delle ritenute (per i lavoratori dipendenti c’è anche l’opportunità di raddoppiare l’importo della cessione grazie al prestito delega, il cosiddetto doppio quinto, che quindi corrisponde al 40% dello stipendio).
Il finanziamento, essendo garantito dello stipendio, non corre il rischio di essere rifiutato da problemi di credito pregressi in quanto è il datore di lavoro a pagare l’estinzione del prestito, trattenendo l'importo dalla busta paga del dipendente.
Nel caso dei pensionati la scadenza del prestito tramite cessione del quinto non può superare il novantesimo anno di età, anche se gli istituti di credito tendono a limitare il rischio concedendo i finanziamenti a persone con massimo 85 anni.
La legge prevede che, quando si sottoscrive un contratto di cessione con la società di credito, venga stipulata contestualmente un’assicurazione sui rischi vita e impiego. Nel primo caso l'assicurazione non può rivalersi verso gli eredi. Nell’ipotesi di rischio impiego l'assicurazione ha invece diritto di rivalsa verso il debitore, ma nei limiti del Trattamento di Fine Rapporto maturato: il TFR viene difatti accantonato dalla società del cliente in un opportuno fondo che diventa inutilizzabile dal debitore; l'assicurazione quindi è a vantaggio dell’istituto finanziario e non del dipendente.
Calcolo della cessione del quinto con Excel
Partendo dall’importo della propria cessione del quinto questo esempio in Excel consente di sapere la somma massima che si può ottenere.
È sufficiente conoscere quattro soli parametri per ottenere il massimo finanziabile con la propria rata del quinto.
Facciamo un esempio.
Se:
- ho a disposizione 200 euro come quinto dello stipendio o della pensione (cella B1)
- il tasso di interesse è 7% (cella B2)
- il numero delle rate annuali è 12, una al mese (cella B3)
- desidero rimborsare il debito in 10 anni, si può scegliere da un minimo di 2 a un massimo di 10 anni (cella B4)
si otterrebbe un prestito di 17.225,27 euro (a fronte di una spesa di 24.000 euro).
La formula utilizzata è: =VA(B2/B3;B3*B4;-B1) che calcola il valore attuale di un investimento restituendo il valore in euro di oggi di una serie di pagamenti futuri, con pagamenti periodici e tasso di interesse costanti.
Per capirci una serie di pagamenti costanti fatti in un periodo continuato è detto rendita. Per esempio, un prestito per acquistare una vettura è una rendita. Le uscite di cassa, ovvero il pagamento della rata, sono negative.
Sintassi funzione VA
VA(ti;periodi;pag;[valfut];[tipo])
- ti – tasso di interesse per periodo
- periodi – numero totale di periodi di pagamento
- pag – pagamento effettuato ogni periodo
- valfut – [facoltativo] Valore futuro o saldo in contanti che si desidera conseguire dopo aver effettuato l’ultimo pagamento. Se omesso, è 0.
- tipo – [facoltativo] Specifica quando i pagamenti sono dovuti. 0 = fine periodo, 1 = all’inizio del periodo. Se omesso, è 0.
Se non si ha già a disposizione il certificato di stipendio, il calcolo dell’ammontare del quinto può essere effettuato, con approssimazione, dalla busta paga, ricavando paga oraria e ore di lavoro definite per contratto.
Poi va fatta la seguente operazione:
(((paga oraria*ore di lavoro mensili*numero mensilità)/12)-27%)/5
Facciamo ora un esempio inverso. Se prima, da un valore noto del quinto dello stipendio mensile, abbiamo calcolato il prestito ottenibile, ora da una somma certa di finanziamento desiderato calcoliamo l'ammontare della rata da sostenere:
- Somma che si desidera ottenere: 10.000 euro (cella B1)
- Tasso d’interesse: 7% (cella B2)
- Numero delle rate annuali: 12 (cella B3)
- Numero totale delle rate: 120 (cella B4)
si otterrebbe una rata pari a 116,11 euro al mese (a fronte di una spesa di 13.933,20 euro).
Questa volta si è usata la formula: =RATA(B2/B3;B4;-B1) che calcola l’importo dei pagamenti richiesti per ridurre un prestito, da un dato valore attuale a un valore futuro specificato (leggi di più su come lavora la funzione RATA).
Per capirci calcola i futuri pagamenti di un prestito, con pagamenti e tasso di interesse costanti. Per esempio, se chiedo un finanziamento di 10.000 € per una durata di 120 mesi con un tasso di interesse del 7%, RATA calcola l’ammontare dei pagamenti mensili.
Sintassi funzione RATA
RATA(ti;periodi;valatt;[valfut];[tipo])
- ti – tasso di interesse per il prestito
- periodi – numero totale di pagamenti per il prestito
- valatt – valore attuale, o il valore totale di tutti i pagamenti del prestito a oggi
- valfut – [facoltativo] Il valore futuro, ossia il saldo di cassa che desiderate avere dopo che l’ultimo pagamento è stato eseguito. Se omesso, è 0.
- tipo – [facoltativo] Parametro che specifica quando i pagamenti sono dovuti: 0 = fine periodo; 1 = all’inizio del periodo. Se omesso, è 0.
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